L’INPS, con il messaggio n. 4178 del 24 novembre 2023, ha fornito importanti chiarimenti in merito agli esoneri contributivi previsti per l’occupazione giovanile. Questa disposizione si inserisce nel contesto della legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205/2017), che promuove l’assunzione di giovani sotto i 30 anni con contratti a tempo indeterminato, offrendo un esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro.
Nel dettaglio, l’INPS ha precisato che l’esonero contributivo non è riconosciuto in caso di riqualificazione, a seguito di accertamento ispettivo, di un rapporto di lavoro autonomo o parasubordinato in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Questo principio, stabilito in precedenti circolari (n. 40/2018 e n. 56/2021), è ribadito nel contesto delle agevolazioni per l’occupazione giovanile.
Tuttavia, il messaggio INPS apporta una significativa novità : qualora il datore di lavoro che beneficia dell’esonero sia diverso da quello coinvolto nell’accertamento ispettivo, e abbia assunto il lavoratore in buona fede, può legittimamente godere del beneficio. In pratica, se il datore di lavoro non era a conoscenza della riqualificazione del rapporto di lavoro al momento dell’assunzione, non sarà soggetto alla restituzione dell’agevolazione o al pagamento di sanzioni.
Questo chiarimento rappresenta un importante punto di equilibrio tra la necessità di contrastare l’elusione contributiva e la promozione dell’occupazione giovanile. Garantisce, infatti, che i datori di lavoro operino in un quadro normativo chiaro e definito, riducendo il rischio di penalizzazioni per circostanze al di fuori del loro controllo.
Il messaggio n. 4178/2023 dell’INPS sottolinea l’importanza di una corretta applicazione degli incentivi all’occupazione giovanile, salvaguardando gli interessi legittimi dei datori di lavoro in buona fede, e rafforzando le misure a sostegno dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.